Poesie
Bizzarre
Malacostraca -
Poesie di John McDillan
«John, le poesie non si scrivono e non si leggono più...»
Non sono d’accordo, e mi spiego: viviamo in un’epoca in cui la poesia vive ancora, anche se non si esprime palesemente. La poesia sta nell’essere osservatori e nel vivere, nonostante gli amori e gli orrori. La poesia è una cacciatrice di emozioni, scacciatrice di malumori... la poesia è quando vivi e tutto il mondo ti grida: «Muori!»
La poesia sta nel dire parole in tre secondi ed esprimere mondi che sono dentro mondi, incastonati in mondi, che si trovano dentro altri microscopici e macroscopici mondi… la poesia è dire al subconscio altrui: «Ma tu, ti ricordi?»
La poesia sta nel raccontarsi, senza svelarsi. La poesia è mostrare il proprio cuore da lontano, a chi è presente e a chi è assente, a chi non ti ha mai pensato e a chi ti ha sempre dato una mano.
La poesia è sia come un crostaceo, sia come un libro cartaceo: entrambi si proteggono dalla realtà con una corazza o una copertina, dal sapore di una mente sopraffina…
Suvvia! Inizi a leggere Malacostraca, un agglomerato di poesie scritte piccoline, senza spazi, tutte attaccate, palesemente ‘flusso-coscienziate’. Chissà, potrebbe essere l’occasione giusta per far nascere in Lei la passione per la poesia.
«Ma sa che le dico, John?»
«Dica pure...»
«Così sia: Malacostraca, sei mia!»